Un tempo le sacre immagini dei Misteri portati in processione il Venerdì Santo erano in numero di quattordici; attualmente sono otto.
Tra questi cinque sono in legno, opere seicentesche dell'altamurano Filippo Angelo Altieri (Cristo nell'orto, Cristo flagellato, Ecce Homo, Cristo portacroce e il Crocifisso); bisogna sottolineare che solo durante l'ultimo restauro, il Cristo all'orto è stato attribuito all'Altieri in quanto agli inizi del secolo scorso, l'intero simulacro era stato ricoperto da cartapesta, forse per nascondere il deterioramento della struttura lignea. Il risultato finale ha riportato alla luce i colori originali del Cristo e le nudità del piccolo angelo confortatore, riscoprendo quindi particolari che hanno permesso di ricondurre al suo vero autore.
Anche la Pietà è stata riportata allo splendore che aveva nel 1912, anno in cui il maestro cartapestaio leccese Cav. Raffaele Caretta terminò l'opera commissionata dall’amministrazione confraternale del S. Sepolcro, per destinarla ai riti della Settimana Santa.
L'attuale statua del Cristo Morto è in legno di Ortisei e sostituisce quello antico attualmente collocato nella cappella dell'Addolorata nella Cattedrale, opera sempre dell'altamurano Altieri.
L'Addolorata è invece un manichino vestito.
Ecce Homo
Cristo portacroce
Cristo Morto
L'Addolorata
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dalla pagina facebook "Settimana Santa - Altamura".